Salumi DOP e IGP: differenze e significato di queste due denominazioni

LB13) Salumi DOP e IGP: differenze e significato di queste due denominazioni

La sigla DOP sta per Denominazione di Origine Protetta ed è il livello di riconoscimento più alto. Essa designa un prodotto originario di una specifica regione o paese, le cui qualità e caratteristiche sono essenzialmente o esclusivamente dovute all’ambiente geografico in cui viene prodotto, comprensivo dei fattori naturali e umani. Il prodotto deve essere creato, trasformato ed elaborato all’interno dell’area geografica delimitata, seguendo scrupolosamente una tradizionale ricetta ben definita. Inoltre, il processo produttivo deve seguire un disciplinare rigoroso che specifica le fasi di produzione, i metodi di lavorazione, le materie prime utilizzate e altri requisiti qualitativi. La sigla DOP è quindi una garanzia per il consumatore di acquistare un prodotto autentico e di alta qualità.

– La sigla IGP, ossia l’acronimo di Indicazione Geografica Protetta, indica un livello di protezione qualitativa superiore, il quale valorizza maggiormente le tecniche di produzione rispetto al vincolo territoriale e tiene conto dello sviluppo industriale del settore.

Ciò significa che un prodotto IGP ha una connessione con una determinata regione o paese, dove le sue qualità, reputazione, ricetta e caratteristiche sono strettamente legate all’origine geografica. Tuttavia, non è necessario che l’intero processo di produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga all’interno dell’area delimitata, ma almeno una fase deve essere effettuata in quest’ultima. Anche in questo caso, è presente un disciplinare che garantisce il rispetto dei requisiti qualitativi del prodotto.

I salumi DOP e IGP

I salumi DOP e IGP sono prodotti di grande valore e importanza per l’economia italiana e per la sua tradizione gastronomica. Questi riconoscimenti europei rappresentano infatti un’opportunità per i produttori di mettere in risalto le peculiarità e la qualità dei loro prodotti e di tutelarli dall’imitazione e dalla contraffazione.

I produttori di salumi che desiderano ottenere la DOP o l’IGP devono rispettare precisi disciplinari che definiscono le caratteristiche organolettiche, il metodo di produzione, la provenienza delle materie prime e la zona di produzione. Inoltre, le produzioni devono essere sottoposte a controlli severi e costanti da parte di organismi di certificazione autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

I salumi DOP e IGP rappresentano quindi una garanzia di qualità e tipicità per i consumatori, che possono scegliere questi prodotti con la sicurezza di avere tra le mani un prodotto unico e di altissima qualità. Grazie a queste certificazioni, i consumatori possono inoltre conoscere la provenienza del prodotto e le caratteristiche organolettiche, avendo così la possibilità di apprezzare appieno la varietà e la ricchezza del patrimonio gastronomico italiano.

In Italia sono molti i salumi che hanno ottenuto la DOP o l’IGP, tra cui il Prosciutto di Parma DOP, il Culatello di Zibello DOP, la Mortadella Bologna IGP e il Salame di Felino IGP. Ognuno di questi prodotti è legato alla tradizione e alla storia del territorio in cui è prodotto, e rappresenta un’eccellenza gastronomica da preservare e valorizzare.

Per i produttori, ottenere la DOP o l’IGP rappresenta una grande opportunità di sviluppo e di valorizzazione del proprio prodotto. Infatti, questi riconoscimenti europei possono favorire la commercializzazione dei salumi sui mercati nazionali ed esteri, promuovendo la conoscenza e la diffusione di queste eccellenze gastronomiche.

Inoltre, la DOP e l’IGP rappresentano una forma di tutela della tradizione e della cultura del territorio, garantendo la continuità di tecniche di produzione e ricette antiche che rappresentano un patrimonio culturale e culinario da preservare. Grazie a queste certificazioni, i produttori possono promuovere la sostenibilità ambientale, la tutela della biodiversità e la valorizzazione delle filiere produttive locali, contribuendo al mantenimento di una tradizione gastronomica che rappresenta un patrimonio culturale immateriale dell’umanità.